domenica 22 marzo 2015

CELLULE ARTIFICIALI E CELLULE STAMINALI: LE NUOVE FRONTIERE DELLA TERAPIA

Sulla nota rivista Science è stata pubblicata (2010) una ricerca destinata a rivoluzionare il futuro della medicina: la nascita della vita artificiale cioè le cellule artificiali.
L’artefice di ciò è stato Craig Verter, scienziato di fama, protagonista nel 2000 del Progetto Genoma Umano, pioniere degli esperimenti di lungo corso ma anche personaggio criticato dalle commissioni etiche per i suoi interventi a favore della vita artificiale. L’esperimento è durato per circa  15 anni, allo scopo di creare un cromosoma artificiale, ottenuto da 4 frammenti di Dna di un batterio, il Mycoplasma mycoides, insieme a sostanze chimiche con il supporto di un sintetizzatore di Dna. Una volta ottenuto, il cromosoma artificiale è stato trapiantato in un altro batterio, privato del suo genoma, il Mycoplasma capriorum.
La dimostrazione che si fosse arrivati alla creazione di una vita artificiale si è avuta dallo sviluppo di colonie batteriche, nelle quali era stato trasferito il gene per la sintesi del pigmento blu, che mostravano tutte lo stesso colore. Craig Verter spiega che il prodotto di questo esperimento non ha un’utilità pratica, ma trasferendo nel batterio un gene specifico, in grado di sintetizzare un determinato marcatore oppure di regolare una particolare funzione (metabolica, fagocitica,etc.), si possono ottenere risultati tangibili.

Le applicazioni di questo studio non sono solo un progetto aleatorio ma già un tentativo serio di innovare nel campo dell’immunologia, in particolare per la produzione di vaccini e nell’ambito delle scienze ambientali, soprattutto nella rimozione dei biocarburanti, degli inquinanti delle acque  e nella regolazione delle concentrazioni di anidride carbonica.
Questa ricerca ha suscitato varie e discordanti opinioni, lo stesso Presidente degli Stati Uniti, B.Obama, è molto cauto sull'utilizzo e sulle ricerche in materia di vita artificiale, tuttavia occorre precisare che le grandi e rischiose scoperte sono quelle che riescono in qualche modo a cambiare positivamente il corso della storia. Come le cellule staminali, la clonazione e la medicina rigenerativa anche la vita artificiale è e sarà sempre un campo controverso, tuttavia occorre dire che non si può frenare il progresso positivo, per la paura che il delirio di onnipotenza e gli interessi economici, mettano in pericolo l’umanità. Deve essere la legge in grado di salvaguardare il lavoro positivo e costruttivo di studiosi competenti   e  capaci.
Da: http://www.bioblog.it/2010/10/02/cellule-artificiali-la-nuova-frontiera-della-terapia/20108994  - blog certificato dalla HONcode.

Dalla «chiocciola» le staminali che restituiscono l’udito

È una scoperta destinata, si spera, a fare rumore: le cellule staminali potrebbero essere in grado di restituire l’udito. Finora era solo un’ipotesi di laboratorio: la sordità è causata dal danneggiamento di alcune cellule (dette ciliate) contenute nell'orecchio e dei neuroni a esse associati. È quindi teoricamente possibile ripristinare le cellule ciliate e i neuroni attraverso un trapianto di staminali. Tra l’ipotesi e la sua concretizzazione ci sono però diversi ostacoli: nessun tipo di cellula umana sperimentato si era rivelato capace di trasformarsi in cellule funzionali all'apparato uditivo. L’intoppo "biologico" è stato finalmente superato da uno studio pubblicato su Stem Cells, che ha individuato le "cellule dell’udito": sono le staminali estratte dalla coclea (cioè da una parte dell’orecchio) di un feto, capaci di differenziarsi in cellule ciliate e neuroni sensoriali. Resta aperto il dilemma bioetico, tanto più delicato in quanto i prelievi sono eseguiti in uno stadio già avanzato di formazione del nascituro. Lo studio - I ricercatori dell’Università di Sheffield hanno prelevato alcune cellule dalla coclea (conosciuta anche come chiocciola, per la sua caratteristica forma) di feti di appena 9-11 settimane. Le staminali, dopo essere state coltivate in vitro per circa un anno, hanno mostrato la capacità di trasformarsi anche in cellule ciliate e neuroni preposti all'udito. “È la prima volta che si ottengono cellule staminali derivanti dall’apparato uditivo – spiegano i ricercatori. Questa scoperta ha enormi potenzialità, visto che apre la strada allo sviluppo di farmaci o di terapie contro la sordità basate su questo tipo di cellule. Attualmente non esistono cure permanenti per la cura della sordità, ma questo studio ha la reale potenzialità di dare una speranza ai 250 milioni non udenti di tutto il mondo”.

Cellule staminali per riparare lesioni spinali


Durante il Congresso Internazionale sulle Neuroscienze di Firenze (IBRO) si è discusso dell'importante ruolo che ricoprono le cellule staminali nella ricerca scientifica. E' stata descritta la possibilità di utilizzare cellule staminali adulte per curare i pazienti affetti da SCI (spinal cord injury) e di sfruttare ponteggi biologici per perfezionare le riparazioni delle lesioni da trapianto. Il professore di neurochirurgia dell'Università di Toronto, Michael Fehlings ha voluto mettere in luce i dibattiti che da anni coinvolgono l'utilizzo delle staminali nella ricerca; in particolare ha voluto sottolineare la differenza tra cellule staminali totipotenti e cellule staminali che non sono in grado di creare una nuova vita.

Cellule del sangue da staminali


Durante una sperimentazione canadese è stato possibile creare cellule del sangue partendo da cellule staminali. I dati della ricerca sono stati pubblicati su Science. John Dick dell'University Health Network di Toronto ha guidato uno studio in cui è stato possibile generare diversi tipi di cellule del sangue. La sperimentazione condotta su dei topi geneticamente modificati che non presentavano un proprio sistema immunitario: in essi sono stati iniettate delle cellule umane di midollo osseo, in modo che le staminali formassero un sistema del sangue. 

Questa scoperta offre la possibilità di isolare alcune cellula staminali dei pazienti per sviluppare in un secondo momento proprie cellule del sangue di riserva. 

http://www.biotecnologia.it/news/web_evento.php?id=299#299

2 commenti:

  1. Cara Laura,
    hai descritto applicazioni interessanti. Tuttavia siccome le ultime tre si focalizzano sull'uso di staminali, ti consiglio di rimanere su questo filone e sostituire la prima risorsa con un'altra attinente. Naturalmente in tal caso dovrai cambiare il titolo.
    Ti consiglio inoltre di arricchire il post con immagini appropriate e di riportare per ogni risorsa il suo link o la sua fonte.
    Coraggio, al lavoro ;-)

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